AIS Torino, un’anteprima con i fiocchi per il Barolo 2014 e Barbaresco 2015

Barolo

Impegno dei produttori: evitare che i flussi turistici diretti in Langa e Roero diventino di massa ma restino nell’alveo della qualità, che li ha finora connotati: solo il turismo di qualità consentirà di dedicare la giusta attenzione sia alla produzione sia alla vita privata.

Anche quest’anno AIS Piemonte – Associazione Italiana Sommelier – ha organizzato, nella splendida sede di Palazzo Carignano a Torino, “Ba&Ba 2018 – Barolo e Barbaresco”, la più importante anteprima nel panorama enologico piemontese, evento unico per scoprire le nuove annate di Barolo 2014 e Barbaresco 2015.

L’edizione di quest’anno è stata particolarmente importante perché ha ulteriormente ampliato il respiro internazionale che da alcuni anni ha assunto l’evento: oltre alla partecipazione di quasi tutti i produttori di Langa e Roero, Ba&Ba ha coinvolto 12 top sommelier provenienti da tutto il mondo, invitati in Piemonte per un focus dedicato a uno dei vigneti più importanti della zona del Barolo, la “menzione geografica” Brunate.

Inoltre, per gli appassionati, AIS Piemonte ha inserito nel programma due importanti momenti di approfondimento, gli atelier denominati “I Momenti di Ba&Ba”, quest’anno dedicati a due uomini straordinari del mondo vinicolo, recentemente scomparsi: Bruno Giacosa e Domenico Clerico.

“Ba&Ba 2018” fa parte di Bocuse d’Or Europe OFF 2018, la stagione di eventi culturali rivolti al grande pubblico, a Torino dall’8 al 16 giugno, organizzati per festeggiare il prestigioso concorso di alta cucina Bocuse d’Or Europe, per la prima volta in Italia, a Torino l’11 e 12 giugno.

Nato dall’idea che la cucina è cultura, espressione di contemporaneità e delle identità di un territorio, in continuo dialogo con altre arti e discipline con cui condivide una visione di futuro, Bocuse d’Or Europe OFF 2018 vede la partecipazione di musei e istituti culturali, protagonisti del mondo dell’enogastronomia, partner pubblici e privati. Mostre, incontri, spettacoli, laboratori, attività per famiglie e feste nei luoghi più belli e significativi del territorio torinese per omaggiare la tradizione enogastronomica italiana e internazionale.

L’edizione 2018 di Ba&Ba è stata anche occasione di sondaggio degli umori dei produttori langaroli e roerini, i massimi artefici delle fortune economiche che il loro territorio sta attraversando, sull’utilità delle manifestazioni enologiche che quasi ogni giorno sono organizzate e sul ruolo che nel prossimo futuro devono svolgere i Consorzi di tutela, che talvolta risultano esposti a critiche dure.

Tutti i produttori interpellati affermano che l’evento Ba&BA rappresenta una grande occasione di promozione, alla quale sono lieti di partecipare, più volentieri di altre sparse per il territorio nazionale e all’estero, anche se altrettanto prestigiose.

In primo luogo perché l’organizzazione di AIS Piemonte, anno dopo anno, si conferma ottima e portata avanti da persone che hanno a cuore il vino nella sua globalità: enologica, produttiva e culturale.

In secondo luogo Ba&Ba rappresenta l’evento per antonomasia, sia per la location prestigiosa, sia perché si svolge nella prima capitale d’Italia, prossima ai luoghi di elezione del vitigno nebbiolo: ciò rende i produttori orgogliosi di presentare le loro eccellenze “a casa”, dove sono ben contenti di ricevere il mondo.

Pochi giorni or sono è stato eletto il nuovo Presidente del Consorzio di Tutela Barolo Barbaresco Alba Langhe e Dogliani, Matteo Ascheri. Alla domanda “Quale compito dovrà svolgere in futuro il Consorzio”, la risposta più citata riguarda la capacità di far percorrere al territorio e ai produttori un cammino unitario, coeso.

Mi hanno colpito le parole di uno dei più importanti produttori, pronunciate da un rappresentante della generazione dei giovani che si stanno affacciando alla ribalta, circa la convenienza e la necessità di affrontare insieme i momenti di espansione, che faranno crescere tutti, come quelli di difficoltà, per smussarli e attutirne gli effetti.

Sempre molto gettonata la richiesta che il Consorzio si faccia garante della tutela paesaggistica del territorio e del rispetto della bellezza dei paesaggi, come richiede la clientela turistica che si rivolge al comprensorio.

Infine, molto impegno nell’evitare che i flussi turistici diretti in Langa e Roero diventino di massa ma restino nell’alveo della qualità, che li ha finora connotati: per quasi tutti i produttori solo il turismo di qualità consentirà di dedicare la giusta attenzione sia alla produzione sia alla vita privata.

(Già apparso su LangheRoeroMonferrato)

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