Il vitigno ritrovato: pugnitello

Vitigno pugnitello - Terigi - Toscana IGT 2013

Il pugnitello è un antico vitigno a bacca nera della Maremma Toscana uscito dall’oblio solo alla fine degli anni ’80 grazie al progetto di recupero del patrimonio varietale da parte dell’Università di Firenze e ad oggi coltivato da pochissimi produttori.

Deve il suo nome alla forma del grappolo molto chiuso e piccolo, simile appunto ad un pugno; la sua scarsa produttività è forse uno dei motivi per cui in passato fu quasi totalmente abbandonato.

Per curiosità ho avuto il piacere di degustare un Toscana IGT Terigi 2013, un vino biologico ottenuto dal pugnitello in purezza, invecchiato in barrique di rovere francese per 12 mesi.

Il colore è di un rubino intenso e impenetrabile con evidenti nuance porpora, nel bicchiere mostra una bellissima lucentezza che troverà poi riscontro in un altrettanta freschezza.Vitigno pugnitello - Terigi - Toscana IGT 2013
Al naso presenta un profumo intenso di more e mirtilli con evidenti note vegetali e speziate.

E’ un vino di buona struttura e corpo, fresco, tannico e succoso, le cui durezze sono ancora preponderanti e fanno scommettere sulle sue buone potenzialità di invecchiamento. Ci aspettiamo infatti che i profumi possano evolvere verso note balsamiche e di liquirizia e che i tannini possano levigarsi rendendolo più equilibrato.

Una piacevole sorpresa che ancora una volta mi conferma la straordinaria ricchezza del patrimonio ampelografico italiano che andrebbe difeso, aiutato dal legislatore e rilanciato con un po’ più di coraggio, proprio in quanto peculiarità italiana inimitabile e inarrivabile nel mondo.

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