Quartomoro: intrecci di innovazione e tradizione

Quartomoro Brut

Che dietro un grande vino ci sia un grande enologo credo non possano esserci dubbi… Piero Cella è un enologo pluripremiato e conosciuto per i suoi risultati presso cantine sarde importanti. Quando decide di creare la sua cantina, la modella su un’idea precisa e chiara: la sperimentazione come valorizzazione dell’esperienza che si intreccia alla secolare cultura vitivinicola sarda.

Quartomoro Piero

Ma dietro un’impresa che è allo stesso tempo laboratorio di sperimentazione, creazione e divulgazione non può che esserci la mano di una donna. Luciana Baso è moglie, madre e amministratrice. Quando ci incontriamo mi trasmette immediatamente quel profondo senso di calma, orgoglio e fierezza che mi aspetto da una donna che respira l’aria e calpesta la terra che fu della “regina guerriera” Eleonora d’Arborea.

Piero e Luciana hanno dato vita e conducono ad Arborea una micro azienda in crescente evoluzione, la cantina Il Quartomoro di Sardegna.

Il loro “chateu-garage” racchiude il laboratorio e tutta la filiera di produzione e commercio delle quattro linee: Bollicine, Memorie di Vite, Intrecci

di Vite, Òrriu, per un totale di 19 vini.

Piero si affida a vignaioli di tradizione e utilizza vigneti sparsi in diverse aree della Sardegna con caratteristiche molto diverse tra loro, dove però si assicura che vengono applicate sapientemente tecniche e strategie che curano il vitigno nel pieno rispetto delle sue caratteristiche naturali e della sostenibilità dell’intero ecosistema.

Quartomoro Luciana

Per quel che ho potuto percepire e vedere il suo è un approccio “minimalista”, inteso nel senso di eliminazione di tutto ciò che non è essenziale. Accompagna il vitigno nel corso della sua evoluzione naturale e limita gli interventi meccanici al minimo anche nei processi di produzione dei suoi vini. L’approccio minimalista si riflette anche sul design delle bottiglie e delle etichette, e persino sui nomi dei vini.

E mentre osservo l’esposizione in questa piccola galleria d’arte moderna, Luciana mi racconta della grande avventura al fianco di Piero, in cui stanno gradualmente coinvolgendo i loro due figli.

Soprattutto ci soffermiamo sul suo grande orgoglio: il Brut Metodo Classico. Uno spumante ottenuto da uve di vermentino coltivate nell’Alto Campidano, impiantato a metà degli anni ottanta su un terreno argilloso e sabbioso.

Il perlage è fine e persistente fluttuante in un giallo paglierino intenso, dai profumi di frutta e mandorla, con uno spiccato sentore di minerali che da sapidità a queste bollicine da gustare molto, molto fresche.

Quartomoro SboccaturaNasce dalla pura sperimentazione, quasi per gioco; caratterizzato da processi tradizionali come remuage e sboccatura manuali; diventa un eccellente prodotto di nicchia più volte premiato per la sua qualità.

L’amore di Piero e Luciana per la nostra terra si esprime anche nella loro vocazione a divulgare la cultura sarda. Partecipano spesso ad eventi nazionali ed internazionali facendosi ambasciatori del grande patrimonio vitivinicolo dell’isola. Se capita l’occasione consiglio vivamente di andarli ad ascoltare, o ancora meglio andarli a trovare, e profittarne per una degustazione della loro ricca produzione all’insegna dell’intreccio tra innovazione e tradizione.

 

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