Castagnole Lanze: Tra Langa e Monferrato

È giunta ormai alla trentanovesima edizione la Festa della Barbera a Castagnole delle Lanze, piccolo Comune astigiano di poco meno di 4.000 anime, che sorge tra colline vitate che guardano verso il Monferrato, a pochi passi dalle Langhe.

Si tratta di una delle prime manifestazioni di questo tipo in Piemonte, una vera festa per celebrare la Barbera e suoi viticoltori, il tutto condito da prelibatezze che, di cortile in cortile, è possibile assaggiare. Quindi ci si mette in fila nelle piazze e nei cortili, tra la parrocchiale barocca di San Pietro in Vincoli e le chiese di San Rocco e della confraternita dei Battuti Bianchi. Si possono assaggiare piatti di carne cruda di fassona, robiole con cognà, risotto al barbera, fonduta al tartufo nero e tante altre cose buone. Naturalmente a ogni punto di ristoro c’è un produttore che presenta i propri vini.

La Barbera, giustamente, la fa da padrona, ogni produttore propone le proprie versioni in degustazione assieme agli altri vini della propria cantina, sia per promozione, sia per accompagnare i buoni piatti in degustazione.

Nel piacevole giro fatto la domenica a pranzo ho cercato soprattutto le particolarità oltre alla Barbera, scoprendo interessanti proposte.

Partiamo con Cascina Carlot, che propone il MoSec, interessante blend di Moscato bianco 70% e Traminer 30% vinificato secco. L’aromaticità dei due vitigni si fonde e il Traminer rende la trama alcolica più intensa donando corpo e intensità gustativa.

Cascina Galarin propone un Monferrato Rosso Bricco Rorisso, ottenuto da Barbera 75% e Cabernet Sauvignon 25% elegante e intrigante; la Barbera rende una bella spalla acida e il Cabernet ne dà il corpo e l’intensità. Al naso intenso, complesso, in bocca risente dell’annata 2012 e risulta un po’ erbaceo, ma dà l’idea del carattere che viene fuori dall’affinamento in piccole botti di rovere di Slavonia per almeno 18 mesi.

Da Gianni Doglia non si può non assaggiare la sua Barbera Bosco Donne. In questa eccezione alla ricerca della particolarità oltre alla Barbera, si trova nel bicchiere un vino di rosso rubino intenso, riflessi violacei. Al naso una ciliegia tipica e topica che colpisce per intensità, per poi sfumare nella mora, oltre alla rosa e alla peonia. Il tutto esaltando le caratteristiche del vitigno al massimo, senza cercare vie facili attraverso il legno, come da filosofia del produttore.

Con il dolce si arriva da Dogliotti 1870 e, con il bunet, si abbina fantasticamente il loro Vermouth 18/70 a base moscato. Nel bicchiere colore dorato dei toni del moscato, al naso le note intriganti ed espressive delle botaniche aggiunte in infusione per la creazione del vino aromatizzato. Un grande omaggio a questa tradizione piemontese, il risultato è di grande eleganza, che in bocca esplode con grande armonia coniugando la dolcezza del moscato e il finale leggermente amaro delle spezie ed erbe in infusione.

Ad accompagnare un buon gelato perché non un buon Metodo Classico? Erpacrife ne fa di due tipi, un bianco e un rosé. Parlare con loro è sempre un piacere, ti rendi conto del fatto che lo facciano principalmente per passione. Allora il bianco di Erbaluce, Cortese, Timorasso e Moscato bianco, 24 mesi sui lieviti a dosaggio zero stupisce per il blend e per la freschezza e per il bouquet al naso insolito. Il rosé di Nebbiolo ha un bellissimo colore e al naso si apre una buona fragranza di crosta di pane e burro di cascina, fiore e frutta che rimandano più al rosso che al bianco, nella precisa intenzione di ERickPAoloCRIstianFEderico di far esaltare il Nebbiolo anche in questo Metodo Classico 24 mesi sui lieviti.

In conclusione di questo giro ho voluto festeggiare la Barbera bevendo un vino di un produttore a me molto vicino, mio figlio di 4 mesi. Infatti per la sua nascita, a dicembre, gli ho regalato l’adozione di due filari nel comune di Castagnole. Dal 2010 l’Amministrazione, ha lanciato l’iniziativa “Adotta un filare“, che consente di adottare venti metri di filari di Barbera, ricevendo in cambio 12 bottiglie di vino “Lanze”. Al bicchiere il vino è di un rosso rubino vivace con intense tonalità violacee, al naso è tipicamente fruttato e floreale con una bellissimo bocciolo di rosa e una ciliegia croccante. In bocca è intenso e persistente, di gran freschezza e molto piacevole. Insomma una bellissima iniziativa che merita il più grande spazio possibile per la bellezza del messaggio che manda e la qualità del prodotto che regala.

 

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