In una splendida giornata di sole, abbiamo trasformato la classica scampagnata di Pasquetta, in una scampagnata in vigna e in cantina.
La Vernaccia, da sempre simbolo di San Gimignano insieme alle sue torri, è invece poco conosciuta fuori dal suo territorio.
Alessandro e Simona Tofanari ci accolgono molto più che calorosamente, ci invitano direttamente a pranzo nella cucina della loro azienda agricola biologica La Castellaccia. Producono Vernaccia e Rosso di San Gimignano dal 2006. La loro filosofia è di valorizzare il vitigno e il suo terroir al 100%, senza contaminazioni di vitigni internazionali.
Siamo stati accompagnati personalmente da Alessandro a visitare la sua terra, vigna per vigna, dentro i filari, camminando sul terreno soffice dove vengono lasciate tracce di potatura, erba che cresce spontanea, cespugli di ginestre qua e là a colorare i campi. ci insegna che il terreno sabbioso e calcareo ci dà ancora tracce di mare…conchiglie fossili ovunque, in collina si trovano addirittura piccoli “occhi di Santa Lucia” resti del mollusco Bolma Rugosa.
Alessandro ci mostra pazientemente le tecniche di allevamento e potatura e i suoi splendidi cavalli Akhal-Teke che passeggiano liberi.
Naturalmente non si usano pesticidi, in questo modo l’intervento dell’uomo è ridotto al minimo e le piante, l’uva e il vino riescono così ad esprimere al meglio le caratteristiche del territorio cui appartengono.
La vendemmia viene fatta rigorosamente a mano e l’uva messa in cassette da 10 kg è portata subito in cantina. Ed è lì che Alessandro ci ha guidato alla scoperta della sua espressione di Vernaccia, spillata direttamente dai tini.
Vernaccia 2016, vino base, Ciprea (prende il nome da una conchiglia fossile), gialla paglierino dai sentori olfattivi particolarissimi, fiori bianchi e poi di ginestra appena si riscalda al sole. Fresca e minerale al gusto-olfattivo, morbida e secca è ideale a tutto pasto.
Il 2017 è stata un’annata difficile, la Vernaccia è ancora sulle fecce fini, noi l’abbiamo assaggiata lo stesso: ha già grande potenzialità e una nota amaricante sul finale.
La Selezione 2017 Astrea (personaggio della mitologia greca) fa una macerazione pellicolare prefermentativa, è una selezione senza solfiti, elegante, morbida e con più struttura, con note salmastre e sapide che rimandano al terroir.
Il Rosso di San Gimignano Fantesco ha caratteristici profumi fruttati che ritroviamo al palato nella ciliegia, anche questo è ottimo sia con i primi piatti che con i secondi.
Alessandro e Simona amano definirsi artigiani del vino e spinti da curiosità continuano a sperimentare nuove tecniche di vinificazione: ne è un esempio la Vernaccia macerata 5 mesi sulle bucce in vasche di cemento che sorprende il palato giorno dopo giorno e che gli auguriamo possa diventare presto una bellissima realtà.