Zenitude Vent d’Anges 2013. Quando il vino è emozione

Mas Zenitude - bottiglie

Mas Zenitude è un’azienda biodinamica della Languedoc, una delle regioni emergenti della nuova Francia enologica.

Il proprietario è, dal 2007, l’enologo Erik Gabrielson, che crede nella viticoltura a zero impatto ambientale, tanto nel lavoro in vigna che in cantina. La scelta del proprietario di Zenitude è stata quella di operare con i criteri dell’agricoltura organica che, a quanto pare, anche qui, funziona.

Piccola produzione, 12000 bottiglie in tutto, da 5 ha a carignan, cinsault, merlot, syrah, clairette e grenache blanc.

Zenitude Vent d’Anges è Carignan al 100%

ZenitudeVigne secolari di Carignan (età media 100 anni), allevate ad alberello su poco più di un ettaro, con densità di 3800 ceppi per ettaro e una produzione impressionantemente ridotta (38 hl/ha).

In cantina, diraspatura parziale, lieviti autoctoni, macerazione in cemento, fermentazione alcolica e malolattica e affinamento sulle fecce fini in cemento per 10 mesi. Nessuna chiarifica, né filtrazione, né aggiunta di solforosa.

Assaggiamo l’annata 2013, che si presenta nel calice di un colore rubino scuro, con evidenti riflessi purpurei, quasi fosse una spremuta di cassis. Li ritroviamo nell’olfatto, croccante e solo apparentemente rustico. Dal calice emergono, infatti, belle note floreali e una spezia dolce che fanno presagire la rotondità di bocca.

Il gusto è schietto e vibrante, una piacevolezza rara, la voglia di riempire di nuovo il calice, forse anche per via di una quasi impercettibile punta di carbonica. Essa, pur rendendo un po’ rustica l’eleganza, favorisce la beva.

Proviamo ad abbinarlo a diversi salumi e formaggi, ma la scelta vincente è senz’altro un buon pecorino toscano o, ancora meglio, una toma di pecora dei Pirenei.

Un vino, questo Vent d’Anges di Zenitude, che è mille miglia lontano da quella piacevolezza sorniona e vanigliosa da cui molti di noi sono partiti. Un vino, in una parola, emozionante.

 

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