Appuntamenti con l’arte. Quarta puntata: Paul Cézanne – Il bevitore

Cézanne

Cezanne è sicuramente il pittore più enigmatico di tutto il movimento francese post-impressionista. Sebbene fosse venuto a contatto con i più noti impressionisti della cerchia parigina come Pissarro, Degas e Monet, la sua visione del movimento si differenziava nettamente, cercando di condensare nella sua pittura anche i fenomeni dell’interpretazione razionale che portano a riconoscere le forme e lo spazio.

Pur non avvalendosi delle tecniche del chiaroscuro o della prospettiva, riuscì nell’ambizioso intento di sintetizzare nel colore l’immagine e l’emozione (“Nella pittura ci sono due cose: l’occhio e il cervello, ed entrambe devono aiutarsi tra loro”).

Nel 1890 la sua tecnica è sospinta dalla ricerca di un ordine geometrico ed un’armonia compositiva guida la sua fase più propriamente impressionista.

Il Bevitore sembra spogliato dalla sua umanità, privata della luce dello sguardo, a cui si contrappone la tangibilità della bottiglia di vino e del frutto. La vista dell’osservatore, pur concentrandosi sul bevitore, è come catturata dagli elementi presenti sul tavolo dove la luce colpisce la massa di colore chiaro del piano.

L’abito del bevitore è attraversato da tratti celesti che ne illuminano la figura; la meditazione dell’uomo raffigurato viene trasmessa a tutti gli elementi del quadro trasponendoli in una dimensione parallela.

Qui il riferimento alle altre puntate dei nostri Appuntamenti con l’Arte.

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